Differenza cessione e delega
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Il prestito Delega
Che differenza c’è tra la Cessione del Quinto e il Prestito con Delega di Pagamento?
Se hai necessità di una somma superiore a quella ottenibile con la Cessione del Quinto allora la soluzione può essere quella di cedere il cosiddetto “Doppio Quinto“.
La Delega di Pagamento consiste nell’affiancare alla rata di Cessione del Quinto una seconda trattenuta detta delega di pagamento di ammontare massimo pari ad un altro 20% dello stipendio.
Le due rate insieme totalizzeranno quindi un massimo pari al 40% dello stipendio netto. In particolari casi è possibile richiedere l’addebito di una seconda rata di delega per arrivare a un totale di rate pari al 50% dello stipendio (si veda più oltre).
Tale operazione, la cui accettazione il DPR180/1950 è lasciata alla discrezionalità del Datore di Lavoro, viene accordata dalla quasi totalità delle Amministrazioni Statali mentre va verificata caso per caso per i dipendenti degli Enti Locali e delle Aziende Private.
La circolare di riferimento
Nel 2003 la Ragioneria Generale dello Stato ha emanato una circolare finalizzata a precisare le modalità di coesistenza tra cessioni del quinto e deleghe di pagamento.
Tale circolare, in mancanza di una normativa più specifica, è stata subito presa a riferimento normativo.
I punti principali:
La Delega di Pagamento può coesistere con una Cessione del Quinto ma l’accettazione della trattenuta in busta paga è lasciata alla discrezionalità del datore di lavoro.
Non ci sono veri motivi per rifiutarla ma nella pratica alcuni Enti o Aziende scelgono di non accettarle per ridurre i costi amministrativi o per scongiurare il rischio di eccessivo indebitamento dei propri dipendenti.
Le rate massime delle Cessioni del Quinto e delle Deleghe singolarmente considerate non possono superare il 20% dello stipendio netto.
Il totale delle rate trattenute in busta paga può però arrivare ad un massimo del 50% dello stipendio netto.
Il caso può verificarsi quando in busta paga coesistono Cessione del Quinto, Delega e una terza trattenuta (ad esempio un pignoramento oppure una seconda rata di delega pari al 10%).
La dilazione massima prevista è come per le Cessioni del Quinto pari a 10 anni.
I costi sono leggermente superiori perché risulta più costosa l’assicurazione rischio impiego. ESEMPIO
Il dipendente di un Ente Locale ha uno stipendio netto mensile di 1.500 € e ha necessità di avere un finanziamento netto di 35.000 €.
Il 20% dello stipendio è quindi di 300 €.
La cessione del quinto gli permette quindi di ricavare un finanziato netto di circa 24.000 €.
Per ottenere gli 11.000€ mancanti è possibile, con l’assenso dell’Amministrazione, affiancare alla cessione una delega di pagamento con rata di circa 145 €.
Pagando un totale di 445 € il dipendente avrà quindi la somma richiesta.