Prestiti Personali
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Una Panoramica sui
Prestiti Personali
Il prestito personale di GruppoMoney.it
Se hai bisogno di liquidità, GruppoMoney ti offre un prestito personale con caratteristiche uniche:
- durata fino a 96 mesi (otto anni) e ammontare massimo di 30.000€;
- non vengono richiesti giustificativi di spesa;
- possibilità di estinzione anticipata anche parziale;
- possibilità di chiedere il “Salto Rata” (vedi oltre)
- istruttoria interamente digitale. Chiedi il prestito da casa!
Il consolidamento debiti
Se hai troppe rate in corso puoi utilizzare il nostro prestito anche per consolidare i tuoi debiti e ridurle a una sola.
Sarà GruppoMoney a chiedere i conteggi di estinzione, a controllare la correttezza dei calcoli e a provvedere all’estinzione del debito residuo.
Approfittane!
La dilazione di pagamento
Puoi dilazionare il pagamento come preferisci. Le durate possibili spaziano da 2 fino a 8 anni per permetterti di adeguare la rata mensile alle tue esigenze.
Se vuoi pagare pochi interessi scegli una durata breve, se invece la tua esigenza è quella di avere una rata comoda, allora scegli quelle un po’ più lunghe.
Estinguere prima? Conviene!
Puoi estinguere il prestito in ogni momento.
Dal conteggio di estinzione ti verranno detratti gli interessi sulle rate non ancora scadute e anche gli oneri accessori quali la spesa di istruttoria e l’eventuale polizza assicurativa.
Se non disponi dell’intero importo puoi anche rimborsare solo parzialmente il debito e ottenere così una riduzione della rata mensile o della durata residua.
L’estinzione anticipata è soggetta alla penale di rimborso anticipato prevista dalla legge pari all’1% del capitale rimborsato.
Se ad esempio estingui un debito residuo di 7.000€ la penale dovuta è di 70€
Il Salto Rata
Se hai un momento di difficoltà puoi richiedere la possibilità di saltare una o due rate senza che questo venga considerato un insoluto e origini quindi una segnalazione negativa in CRIF.
Le rate rimaste così impagate ti verranno accodate al termine del piano di ammortamento.
Questa possibilità è però soggetta ad alcune limitazioni:
- le rate precedenti devono essere state versate regolarmente
- puoi usufruire di questa agevolazione solo una volta ogni 12 mesi
- il prestito deve essere attivo da almeno 4 mesi
Il prestito personale, che cos’è
Il prestito personale (detto anche prestito fiduciario) è un prestito non finalizzato, cioè non destinato espressamente all’acquisto di un determinato bene o servizio.
Risponde quindi a una generica necessità di liquidità da parte del richiedente.
Al contrario il prestito finalizzato ha lo scopo di permettere all’acquisto di un bene o di un servizio ben determinato, ad esempio, un’auto o una vacanza.
Si tratta del prestito più flessibile perché rapido nell’erogazione e può essere destinato a qualsiasi utilizzo senza che sia necessario presentare giustificativi di spesa o preventivi.
Poiché lo scopo del finanziamento non è ben definito, questa tipologia di prestito è considerata piuttosto rischiosa da parte del sistema bancario ed è quindi erogata con cautela, ma non preoccupatevi: GruppoMoney.it spinge fino ai limiti del possibile per facilitare l’acceesso alla liquidità.
Le garanzie aggiuntive dei prestiti personali
A volte l’accettazione della richiesta di prestito personale è subordinata alla garanzia di un familiare o di un parente disposto a firmare il contratto di prestito insieme con il richiedente.
La firma di garanzia viene richiesta quando il richiedente non presenta tutte le caratteristiche richieste dalla Banca per la concessione del prestito. Ad esempio quando il suo reddito è basso, oppure ha una anzianità di servizio di pochi mesi.
La firma di garanzia ideale è quella del coniuge ma va bene anche quella di un fratello o dei genitori.
Le firme di garanzia sono di due tipologie:
- il coobbligato. In questo caso il parente (spesso la moglie o il marito) deve intervenire subito nel pagamento della rata scaduta senza attendere che l’Istituto Finanziario metta in mora il debitore principale
- il garante: in questo caso l’Istituto Finanziario dovrà prima mettere in mora il debitore principale e solo successivamente potrà procedere contro il garante.
L’ammortamento alla francese
I prestiti personali nella massima parte dei casi prevedono una rata fissa mensile. In questo caso il metodo di ammortamento è detto “alla francese”.
La rata è costante ed è composta da una quota di rimborso di capitale e una quota di interessi.
La proporzione tra quota capitale e quota interessi non è costante: le prime rate conterranno poco capitale e molti interessi e le ultime rate il contrario: tanto capitale e pochi interessi.
L’opinione comune sostiene che “all’inizio si pagano solo gli interessi” ma questo non è esatto: gli interessi contenuti nella rata sono sempre calcolati sul capitale residuo al momento del pagamento.
Va da sé che all’inizio, essendo il capitale quasi integro, gli interessi saranno elevati e la parte di capitale della rata sarà minore. Con il passare delle rate e con l’abbassarsi del capitale residuo il rapporto si inverte.
Estinguere anticipatamente un prestito all’inizio è quindi conveniente tanto quanto estinguerlo alla fine, senza differenze.
Il contratto di prestito personale
Nei contratti di credito al consumo (prestiti personali, cessioni del quinto, credito finalizzato ecc.) possiamo leggere alcuni elementi comuni:
- Il tasso nominale di interesse TAN che rappresenta il tasso percentuale degli interessi “puri”. Qualche volta viene furbescamente pubblicizzato perché è il tasso più basso del contratto ma come si vedrà a breve non è quello rappresentativo del costo reale del prestito;
- La spesa di istruttoria: si tratta di una cifra che viene detratta dal finanziamento netto e rappresenta la spesa sostenuta dall’Istituto per istruire la pratica;
- Gli oneri di distribuzione: sono le spese sostenute collocare il prodotto finanziario sul mercato: le provvigioni dell’Agente o del Mediatore, il compenso riconosciuto al concessionario auto ecc;
- Le provvigioni di intermediazione: sono quelle caricate dall’intermediario Finanziario ossia dal soggetto che si interpone tra la Banca vera e propria e l’Agente o il Mediatore;
- Il premio di polizza: non fatevi ingannare dal nome, non è affatto un premio ma al contrario una spesa che viene addebitata per assicurare il prestito contro il rischio premorienza e contro il rischio di perdita del posto di lavoro. In quest’ultimo caso servirà a coprire le rate in scadenza durante un eventuale periodo di disoccupazione. Va notato che queste polizze per legge non possono considerarsi obbligatorie (con l’eccezione della cessione del quinto, vedi oltre) ma nella realtà ormai è difficile che un contratto di prestito non le preveda
- Il tasso di interesse TAEG (o ISC). È la sigla di Tasso Effettivo Globale Annuo. Il nome dice tutto: si tratta del tasso che rappresenta il costo reale del prestito. Include, oltre al TAN, anche tutte le spese accessorie quali l’istruttoria, le provvigioni e le assicurazioni
NB: quando valutate se richiedere o meno il prestito non fatevi fuorviare da generiche indicazioni del tipo “finanziamento a tasso zero” ma controllate che sia effettivamente tale controllando il TAEG. Se il tasso di interesse TAN è zero ma poi vi chiedono di sottoscrivere una polizza e vi aggiungono la spesa di istruttoria allora il TAEG è diverso da zero. - La decadenza del beneficio del termine. Tra le clausole contrattuali si legge sempre che un eventuale insoluto può determinare la decadenza del benefico del termine. Che cosa significa?
La decadenza dal beneficio del termine
Il beneficio del termine è la possibilità che l’Istituto Finanziario dà al cliente di rimborsare il prestito in un certo lasso di tempo (ad esempio in 36 oppure in 48 mesi).
Durante questo periodo il cliente si impegna a rispettare le scadenze di pagamento.
Se questo non avviene e quindi si verifica un insoluto, la Banca può dichiarare decaduto il beneficio del termine e quindi esigere la restituzione immediata dell’intera somma ancora dovuta.
La decadenza del beneficio del termine rappresenta il primo passo della messa in mora del cliente e avvia la procedura di riscossione coattiva del credito.
L’estinzione anticipata del prestito personale
In caso di estinzione anticipata di un prestito, la legge limita ad un massimo dell’1% del capitale rimborsato la penale di rimborso anticipato.
Si tratta quindi di una spesa abbastanza modesta (su 10.000€ di capitale rimborsato la penale è di 100€).
Dal 1 luglio 2021 una sentenza della Corte di Giustizia Europea (cd sentenza Lexitor) obbliga gli Istituti Finanziaria a rimborsare al cliente, per la parte non goduta, tutte le spese contenute nel contratto, nessuna esclusa.
Nel caso decidiate di estinguere anticipatamente un prestito personale o una cessione del quinto, quindi, dal conteggio di estinzione vi verranno detratte automaticamente tutte le spese accessorie previste dal contratto quali l’assicurazione, le provvigioni e anche la spesa di istruttoria.