Credit Scoring, Affidabilità Creditizia e Crif
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Credit Scoring e Cessione del Quinto
IL CREDIT SCORING NELLA CESSIONE DEL QUINTO E NEI PRESTITI PERSONALI
È opinione diffusa che durante le pratiche di Cessione del Quinto il Credit Scoring non venga controllato.
Non è esattamente così. Anche in questo caso la valutazione del Credit Scoring viene svolta anche se, come vedremo più avanti, si concentra essenzialmente sul Datore di Lavoro anziché sul richiedente.
La procedura è molto semplificata rispetto a quella di un prestito personale e, nel nostro caso, la valutazione viene effettuata direttamente dai consulenti GruppoMoney.it attraverso l’esame dei documenti di base (busta paga o cedolino pensione).
Il cliente ha quindi la possibilità di avere un esito quasi immediato e questo è un grande vantaggio anche perché un eventuale rifiuto non lascia tracce negative in CRIF. Leggi anche come cancellarti dalla CRIF.
Credit scoring nella Cessione e nel Prestito Delega di Pagamento
Il processo di Credit Scoring si compone di tre fasi distinte:
- Merito Creditizio
- Scoring Tecnico
- Scoring Comportamentale.
Vediamo come vengono effettuate nella valutazione dei una richiesta di Cessione del quinto dello Stipendio, Cessione del Quinto della Pensione o della Delega (Doppio Quinto).
Merito Creditizio
Il merito creditizio è, semplificando, la valutazione della situazione debitoria del cliente e dei redditi disponibili al pagamento della rata.
Nella cessione del quinto il controllo viene effettuato allo scopo di evitare possibili situazioni di sovraindebitamento. Leggi anche come comportarti per avviare la procedura di esdebitazione.
Se il richiedente ha troppe rate in corso e la Banca giudica che il nuovo prestito non servirà a migliorare la situazione (come potrebbe invece avvenire, ad esempio, attraverso un’operazione di Consolidamento dei Debiti specifica per cattivi pagatori) allora il prestito potrà essere rifiutato.
Scoring Tecnico
La raccolta dei dati è effettuata con riguardo quasi esclusivo al Datore di Lavoro.
Viene valutata la tipologia di azienda (statale, pubblica, privata, parapubblica ecc.), le sue dimensioni in termini di numero dipendenti (ai dipendenti di aziende con meno di 5 addetti è impossibile proporre la cessione del quinto), la categoria merceologica, l’anzianità di servizio e altri parametri. Se desideri approfondire leggi nel dettaglio quali sono i requisiti per accedere alla Cessione del Quinto.
Per i dipendenti delle aziende private assume grande importanza il Coefficiente Assicurativo legato all’azienda da cui si dipende. Questo coefficiente determina la fattibilità della pratica e l’ammontare massimo erogabile.
Per i pensionati, invece, la valutazione dello Scoring Tecnico si concentra sull’età, che non deve essere troppo avanzata, sulla tipologia di pensione e, in qualche caso, su possibili problemi di salute che possano comportare un rischio vita.
Scoring Comportamentale
Non viene valutato. I Sistemi di Informazioni Creditizie SIC (il più conosciuto è CRIF) vengono consultati al solo fine di controllare il livello di indebitamento (vedi merito creditizio).
Non vengono invece considerati i comportamenti passati del richiedente e quindi gli insoluti o i protesti.
I Pignoramenti sullo stipendio o sulla pensione vengono valutati al solo scopo di verificare la possibile coesistenza con la rata di cessione sulla busta paga.
In molti casi l’addebito di una rata di cessione comporterà l’opportunità di estinguere contestualmente un pignoramento in corso con evidenti vantaggi per il debitore in termini di riduzione degli addebiti mensili e di ripristino della sua reputazione finanziaria.
L’estinzione di un pignoramento avviene di solito con un’operazione di Saldo e Stralcio che rappresenta un ulteriore vantaggio perché permette una decisa riduzione del debito da estinguere.
Il Credit Scoring nei Prestiti Personali
Chiedere un prestito alla Banca
Ogni volta che chiediamo un prestito personale di tipo fiduciario ossia basato sulla credibilità finanziaria del richiedente, l’Istituto Finanziario può accettare o respingere la richiesta.
Non è facile ottenere un prestito: le statistiche dicono che più del 60% delle richieste vengono rifiutate.
Sappiamo tutti che viene consultata la CRIF e che la Banca valuta il nostro reddito per controllare che la rata non sia eccessiva rispetto alle nostre capacità finanziarie.
Ma in concreto come viene effettuata questa valutazione? Una volta si andava in Banca con il vestito della domenica e il direttore concedeva o meno il prestito sulla base di valutazioni personali.
Se la famiglia era conosciuta e stimata non si incontravano problemi se viceversa le informazioni erano negative allora il prestito veniva rifiutato.
Ora è tutto diverso: chi decide è un computer e l’intervento umano è ridotto al minimo.
Le tre fasi del Credit Scoring
Tutto il processo di valutazione automatizzata si chiama Credit Scoring. Vediamo, nei termini essenziali, come funziona.
Si tratta di un metodo di valutazione di tipo statistico che assegna un “peso” a una miriade di informazioni di natura diversa che vengono raccolte.
Possiamo distinguere tre fasi, esattamente con nella Cessione del Quinto, solo un po’ diverse nei modi:
La valutazione del Merito Creditizio
in questa fase si valutano i redditi disponibili per il pagamento della rata.
Si “contano” quanti soldi rimangono al richiedente (o meglio, alla sua famiglia) dopo aver pagato le spese fisse mensili quali l’affitto, le rate di eventuali altri prestiti, le spese alimentari ecc. e si valuta se la rata aggiuntiva rientra comodamente in queste disponibilità.
In questa fase vengono valutati i redditi del richiedente ma anche quelli del nucleo familiare perché concorreranno al pagamento delle spese comuni.
La valutazione dello Scoring Tecnico
Qui entriamo nel mondo della statistica pura.
Vengono soppesati statisticamente moltissimi dati del richiedente anche quelli che, apparentemente, non c’entrano nulla con il prestito.
A ciascun dato viene assegnata una probabilità di insolvenza ricavata dallo stesso dato appartenente a migliaia di clienti precedenti.
Spieghiamo meglio con un esempio: esistono statistiche di solvibilità degli abitanti di ogni regione italiana, di ogni città e a volte di ogni quartiere.
Esistono statistiche di solvibilità degli abitanti di ogni regione italiana, di ogni città e a volte di ogni quartiere.
In questa ottica abitare in una regione piuttosto che in un’altra può avere un peso determinante.
Ma la variabilità dei dati è grandissima: esistono statistiche sul genere (M/F), sulla nazionalità, sull’anzianità di servizio, sull’età, sul livello di studi, sulla tipologia di azienda dove si lavora, sulla categoria merceologica, sul tipo di lavoro svolto, sullo scopo del prestito, sulla sua durata e così via.
La valutazione dello Scoring Comportamentale
Qui entrano in ballo i SIC ossia i Sistemi di Informazioni Creditizie (la CRIF, per usare un termine conosciuto da tutti).
Spesso si pensa che le banche controllino solo gli insoluti. In realtà non è così.
Gli Istituti Finanziari valutano attraverso la CRIF tutta la storia creditizia, ossia il comportamento del richiedente nel pagamento di debiti attuali e degli anni passati. FOndalmente ragionano in questo modo:
Difficilmente, infatti, la banca concede un prestito di importo rilevante a una persona di cui non conosce il comportamento creditizio. Se ti può essere utile leggi anche come ottenere un prestito senza avere uno storico creditizio.
La banca valuta anche l’evoluzione nel tempo dell’indebitamento del richiedente. Una situazione debitoria che peggiora con gli anni, con rate che tendono ad accumularsi, viene giudicata negativamente perché potrebbe essere indicativa di una perdita di controllo della situazione finanziaria.
Il punteggio di Credit Scoring
Le tre valutazioni sopra indicate (Merito Creditizio, Scoring Tecnico e Scoring Comportamentale) producono ciascuna un punteggio che verrà sommato per ottenere un indice unico.
Il risultato della somma potrà essere un punteggio sufficiente (il prestito viene concesso), insufficiente (il prestito viene rifiutato) oppure un punteggio che si colloca in una fascia intermedia.
In quest’ultimo caso la Banca potrebbe chiedere maggiori garanzie (ad esempio la firma di un Garante) oppure potrebbe ridurre la cifra o la durata del prestito.
Alcuni Istituti Finanziari hanno graduatorie più dettagliate che prevedono tassi di interesse più elevati ai clienti che sono vicini alla soglia minima di accettazione.
In questa maniera compensano il rischio maggiore con un rendimento più elevato.
Insomma, chi ha tante garanzie da offrire pagherà poco, chi è un po’ nei guai, invece dovrà pagare di più oppure non avrà il prestito.