Ho dei prestiti in corso, ho perso il lavoro a causa della crisi attuale e sono rimasto disoccupato per sei mesi, durante i quali non ho potuto far fronte alle rate...
Sono diventato "cattivo pagatore" e la finanziaria esige da me importi che non sono in grado di pagare. Attualmente sono un cosiddetto "lavoratore in somministrazione" ; come posso uscire da questa spiacevole situazione???
Forum
solo con una rapina ... sono nella tua stessa situazione,e per noi non c'e' nessuno strumento , anzi! e' inutile specificare che prima frase e' ironica (ma neanche tanto).
e non mi sembra il luogo adatto per fare delle polemiche sulle politiche di questo paese, pero' per persone come noi, vittime della crisi, non c'e' futuro. ti sembrera' strano,ma e' quasi piu' facile ripartire da zero,che galleggiare sul filo dei debiti.
Ovviamente non ho soluzioni. Però un consiglio ve lo posso dare.
Quando si verifica un'insolvenza le varie finanziarie affidano la pratica ad una società di recupero crediti. Questa viene pagata in base alle somme che riesce a recuperare (hai recuperato 1.000€ , me ne tengo 700€ e gli altri sono per te). Queste società operano quasi sempre con metodi a dir poco disinvolti: telefonano a tutte le ore, si spacciano per avvocati quando in realtà non lo sono, minacciano conseguenze legali rovinose ecc.).
La realtà, però, è che possono fare ben poco. Solo se il cliente continua a non pagare per diverso tempo allora la pratica viene passata all'ufficio legale (quello vero!)che provvede a richiedere un decreto ingiuntivo al Tribunale. Questi potrà solo pignorare lo stipendio per una rata max pari al 20% dello stesso.
Questa è la conseguenza massima: il pignoramento del 20% dello stipendio. Detto questo, è chiaro che prima o poi i debiti vanno pagati. Però vi invito a non farvi angosciare dalla situazione. Se siete in difficoltà prima pensate a rimettervi in carreggiata e poi pensate a restituire i prestiti.
Eliana
La conseguenza massima è che fanno anche danni maggiori; a me è successo che nonostante possedessero i miei recapiti hanno preso l'elenco telefonico e telefonato a casa di mia madre (82 anni) intimandole di riferirmi che dovevo rendere una carta di credito della Compass. Il tutto ovviamente presentandosi come Compass e non come agenzia di recupero, non lasciando nominativi, nè riferimenti telefonici, il numero ovviamente riservato e non rintracciabile.
Io so chi è in realtà l'agenzia responsabile di questo abuso (mi hanno mandato anche una lettera), ma non posso provare che hanno telefonato a mia madre; che vi assicuro, era in uno stato di agitazione spaventoso ed è stata malissimo. Ma non ho prove per denunciarli.
Incredibile, non si fermano davanti a nulla. Sul forum dell'Adusbef c'è tutta una letteratura sulle malefatte delle agenzie di recupero crediti. Una mia cliente - monoreddito, separata e con un figlio a carico - mi ha riferito che sono arrivati a minacciare di riferire i suoi guai ai servizio sociali e di fargli perdere l'affidamento del bambino.
Io consiglio sempre di registrare le telefonate e poi di minacciarli di denuncia.
Leggetevi questo.