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rifinanziamento e dubbi sul passaggio del debito dalla banca al recupero crediti

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Avatar di Marco Benetti
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(@anastasia)
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Registrato: 11 anni fa

salve Marco, vorrei un suo parere su un rifinanziamento.
mia sorella fece un finanziamento con la propria banca di 5000 euro, capitale da restituire 7000. per complicate situazioni familiari dopo un anno si ritrova costretta a dare le dimissioni e a trasferirsi in un piccolo paesino di montagna, dove da 5 mesi è senza lavoro. dalla sua banca si dimostrano molto disponibili e dopo 5 mesi di rate non pagate le propongono di rifinanziare, in modo da coprire le rate scoperte,pur senza lavoro e senza garanzie, ma in piena fiducia sulla parola che in qualche modo, ogni mese, questa nuova rata la pagherà, portando direttamente i soldi in banca.
l'importo da finanziare, considerato un anno di rate già pagate, ma anche un fido, sale a 6700, e i conti tornano.
prima proposta: le finanziano 7000, il suo conto per ovvi motivi rimarrà bloccato così da non toccare quei soldi,con rate da 120 per 6 anni, totale da pagare 8600 circa.e aggiungono: proveremo a chiedere una rata più bassa, ma è davvero molto molto difficile che possa essere accettata.praticamente impossibile.
e invece dopo una settimana ,l'incaricato della banca la chiama esultante, che è riuscito nell'impresa, che davvero non ci sperava,e che mi raccomando sta garantendo lui per lei, e che è stata accettata la proposta di una rata più bassa, da 100 euro.
ma per 10 anni.
e se poi tra qualche mese dovesse trovare lavoro, riformuleranno una rata più alta e tempi più brevi.
a questo punto, faccio notare a mia sorella che si ritroverà a rimborsare ben 12000, per 5000 effettivamente avuti, e che ritengo sia preferibile ringraziare per l'interesse e la disponibilità, e sforzarsi di tirar fuor 20 euro in più al mese per tornare piuttosto all'opzione iniziale di 120.
ebbene, a questo punto dalla banca rispondono che è un problema, che la rata più alta probabilmente non verrà accettata.
ma come, all'inizio dicevano che era impossibile l'esatto contrario!
io invece ho questi dubbi:
1- se riuscisse ad estinguere il prestito entro un anno, tutte le rate pagate all'inizio andranno a coprire spese, interessi ecc e non il capitale effettivamente finanziato, e quindi tra un anno se tutto va bene pagherebbe sempre 7000, se non di più.
2 - se volesse aumentare la rata, idem come sopra, le rate pagate non verranno scalate dai 7000, ma da tutto quello che potrà essere conteggiato prima.e dopo aver pagato un anno, si ritroverebbe sempre a ripagare,minimo, gli stessi 7000.
quindi piuttosto meglio rifondere 8600, che 12000.
3 - davvero c'è un obbligo di assicurazione infortuni? dato che il lavoro non ce l'ha,un' assicurazione rischio impiego al momento è inutile, ma quella infortuni? che nel caso le succedesse un incidente e non potesse portare mensilmente i soldi alla banca, è coperta dall'assicurazione, così le hanno detto.ma davvero è obbligatoria?
il mio parere, e ciò che mi preme sopratutto capire prima che mia sorella firmi, è che dietro a tutto questo interesse per la sua situazione e tutti questi discorsi di fiducia sulla parola, ci sia
piuttosto un tentativo di rigirarla come vogliono loro, allo scopo - anche giusto- di recuperare almeno la liquidità iniziale dei 5000 che lei effettivamente ricevette.
e cioè, non credono minimamente che mia sorella, a 40 anni,nullatenente,senza casa di proprietà, nè auto, in un paesino di 500 anime , possa davvero trovare lavoro in qualche mese.stanno dando per scontato che non ci riuscirà e sono pronti a rivendere il debito ad una società di recupero crediti alla prima occasione.
se riescono a farle firmare un finanziamento da 7000+5000 di interessi=12000, quando rivendono il debito, c'è per loro differenza rispetto alla formula 7000+1600 di interessi?
cioè, metti che lo vendono per la metà, significa che la società di recupero crediti darà alla banca la metà di 7000€
o la metà di 12000€ o la metà di 8600, nel caso di 7000+1600€
cosi si spiega il perchè dell'obbligo a seguire l'opzione con gli interessi ben più alti.
vorrei capire se sono io che sto facendo ragionamenti totalmente infondati, o se davvero mia sorella non sia più in condizione di trattare l'importo della sua rata e debba solo porgere i suoi ringraziamenti a questa banca che le è venuta incontro, salvandola dalla temuta segnalazione al crif (che secondo me c'è già stata al primo ritardo) e comunque dimostrando ancora disponibilità e fiducia dandole una nuova possibilità, cosa che di questi tempi è davvero cosa rara.
del resto però, l'ho letto spesso anche qui nel vostro forum, con le banche si può, e si deve, trattare.
mi scuso per la lungaggine
e grazie se potrà rispondermi
e comunque complimenti per il suo lavoro,
anastasia

3 risposte
Marco Benetti
Post: 1692
Admin
(@marco-benetti)
Noble Member
Registrato: 5 anni fa

Ciao Anastasia, grazie per la fiducia. Non so cosa passi per la testa della banca, potrebbero essere le migliori intenzioni come potrebbero essere le peggiori.

Alcune osservazioni:
1) tua sorella è già segnalata in Crif, di sicuro. La segnalazione scatta automaticamente alla seconda rata non pagata;
2) è abbastanza sorprendente che la banca abbia proposto di rifinanziare il prestito sopratutto se si considera che tua sorella è già insolvente e non può offrire alcuna garanzia;
3) il primo prestito che gli hanno offerto ha un tasso taeg improbabilmente basso: 7,437%;
4) il secondo prestito ha un tasso più di mercato: 12,568%. Sembra alto ma in questo momento è un tasso del tutto normale.

La mia impressione è che la banca abbia fatto un errore nel formulare il primo preventivo e che ora punti al secondo per rimediare.

C'è però ancora qualcosa che non mi convince perchè conosco il mercato dei prestiti: 1 rifinanziamento di un prestito in sofferenza a una persona che non offre alcuna garanzia e per di più a durata 10 anni?? E per di più in un momento come quello attuale in cui i prestiti personali sono praticamente bloccati??

Mah...

Fammi sapere le tue impressioni, Anastasia.

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Avatar di Marco Benetti
Post: 3
Topic starter
(@anastasia)
Active Member
Registrato: 11 anni fa

salve, grazie davvero per la risposta.
aggiungo un dettaglio.
mia sorella doveva andare questo venerdì a firmare il contratto,l'ho pregata di prender tempo e pensarci, ma lei si fa mille scrupoli sul fatto che la stanno aiutando e non vuole sembrare scortese..solo che una volta che ha firmato, quel che è fatto è fatto e nessuno si farà scrupoli per lei, e anche giustamente, perchè deve essere lei a preoccuparsi di cosa sta firmando!
e insomma, quando torna mi dice che il contratto non è ancora pronto, ma i soldi sono già sul conto, quindi non si può far più niente perchè la banca ha già fatto questo versamento contando sull'accordo della rata più bassa.
mi sembra tutto cosi strano che mi è più facile credere che sia davvero solo una questione di fiducia e disponibilità, considerato il fatto che anche tu mi dici che l'ipotesi della prima rata da 120 euro per 6 anni ha un tasso troppo basso e pare essere piuttosto un errore.
però, se puoi, ti prego solo di togliermi questo dubbio, e cioè cosa succede quando una banca vende il debito al recupero crediti:
vende anche gli interessi, così che ci sia differenza tra un finanziamento 7000 + 1600 o 7000 + 4000,
o se non cambia niente e viene considerata unicamente la liquidità effettivamente versata ed eventualmente le spese.
grazie ancora
saluti

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Marco Benetti
Post: 1692
Admin
(@marco-benetti)
Noble Member
Registrato: 5 anni fa

Gli hanno dato i soldi senza che il contratto fosse ancora pronto?? Boh non so cosa pensare...

Sulla questione del rivendere il credito a una società di recupero crediti ti posso dire con relativa certezza che l'ammontare che viene venduto è il solo capitale (+ le spese), esclusi quindi gli interessi.

E' veramente una situazione strana: oltre a tutti i miei dubbi della mia risposta precedente si aggiunge anche il fatto che gli hanno versato dei soldi sul conto senza che tua sorella abbia ancora firmato un contratto...

Marco

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