Mirko, è tutto normale anche se è sicuramente una cosa seccante. Il rinnovo deve prevedere la contestuale estinzione del prestito in corso però solitamente le aziende si accontentano di firmare un benestare la cui validità è subordinata all'estinzione del prestito. In parole povere: "io ti rilascio il benestare ma questo vale solo se provvedi a estinguere il prestito che c'è già sulla busta paga". Questo è il sistema migliore perchè la banca può serenamente estinguere il prestito sapendo che il benestare è rilasciato. E' anche il sistema più veloce.
Altri datori di lavoro, purtroppo, non si fidano e vogliono avere la certezza dell'avvenuta estinzione prima di rilasciare il benestare. E' una pretesa un po' assurda perchè la legge è chiarissima al riguardo e nessuna società finanziaria si esporrebbe mai al rischio di violarla.
Alcuni datori di lavoro (per fortuna pochi) pretendono addirittura di ricevere la lettera liberatoria da parte del creditore estinto prima di rilasciare il benestare. Questo comporta ovviamente gravi ritardi nel rilascio dello steso e conseguentemente nella liquidazione del prestito.