Io comincerei richiedendo al Datore di Lavoro le distinte dei bonifici di versamento delle rate per vedere sua quale conto corrente sono state accreditate. Poi coinvolgerei l'Arbitro Bancario Finanziario. Non riesco ad aiutarti meglio, mi spiace.

Ciao Chiara, io so come devi fare. Ho vinto un ricorso contro Detto Factor in merito ad analoga fattispecie. Contattami pure via mail (gxxxxxxxx@alice.it).

Gianpio, le regole del forum vietano di pubblicare indirizzi email privati per cui ho dovuto cancellare il tuo.

Inoltre il forum è fatto per permettere di condividere le informazioni e le esperienze con gli utenti. Ti chiedo quindi di riportare qui la modalità per avanzare il ricorso; sicuramente ci sono altri utenti del Forum interessati alla questione oltre a Chiara.

Ciao, grazie

Chiedo scusa a tutti, non lo sapevo.
Quanto al ricorso, lo stesso è lungo e articolato, e punta il dito contro la "maldestra" operazione di cessione del credito condotta dai due intermediari (cedente e cessionario), le cui conseguenze non possono ricadere sul cliente.
Anzitutto, v'è da dire che di certo, anche nel caso di Chiara, l'acquisto del credito risalirà al 2006 - 2007, e Detto Factor avrà comunicato la cessione al datore di lavoro di Chiara soltanto anni dopo, consentendo che durante quel periodo il pagamento continuasse ad essere operato in favore di Idea Finanziaria, creando così un consolidato "affidamento" da parte dello stesso datore di lavoro.
In secondo luogo, soltanto in seguito al fallimento di Idea (2010), Detto Factor avrà finalmente comunicato al datore di essere la titolare del credito rinveniente da quel finanziamento e, di sicuro, si sarà limitata a questo, inviando mesi e mesi più tardi la necessaria documentazione affinchè l'accredito potesse essere effettuato ad essa in luogo di Idea: 1) rogito notarile dell'atto di cessione; 2) eventualmente, procura all'incasso in favore di Plusvalore (altra società del gruppo Delta), in quanto Detto Factor non è istituto accreditato presso diverse amministrazioni statali.
Pertanto, le rate viaggianti di cui parla Chiara saranno di sicuro quelle di cui al periodo "mera comunicazione della cessione al datore - consegna a questi della necessaria documentazione per procedere alla corresponsione delle quote a Detto Factor e non più a Idea".
Occorre quindi agire con reclamo, prima, e con ricorso all'ABF, poi, contro Detto Factor per il risarcimento del danno, consistente, nel caso di specie, nel comportamento negligente dell'intermediario nella gestione della fase di trasferimento del credito, nella misura pari all'importo complessivo delle quote ritenute insolute in sede di conteggio di anticipata estinzione.
Spero di essere stato chiaro nell'esposizione e di aver reso un servizio a Chiara ed a tutti gli amici del forum.
Ciao, Gianpio