Io ho un lavoro a tempo indeterminato, anche se full time (32h settimanali), guadagno mensilmente 1100 euro, inoltre percepisco due pensioni di reversibilità per un totale di 800 euro. Possedendo azioni che sono crollate ai minimi, ma non ho voluto vendere, per aspettare che risalissero, ho iniziato con i prestiti, una cessione del quinto sullo stipendio (nel cambio da una Cooperativa ad un altra si sono presi tutto il TFR), e altri due finanziamenti, uno dei quali contratto ad un tasso altissimo, che vorrei estiguere, attraverso un finanziamento che però non mi viene erogato perchè sono iscritta non so dove, per una rata, che Plusvalore sosteneva non pagata, e per la quale mi ha fatto perdere tempo, fino a che ho deciso di far stampare tutti ii pagamenti fatti e semplicemente contarle, per mettere fine a questo sfinimento. Ora sto aspettando la risposta dall' Enasargo uno degli Enti che mi eroga una pensione, per una cessione del quinto che mi permetta di chiudere con Plusvalore e spero mi dia anche un minimo di liquidità, questa è la mia storia, l'ho raccontata per chiedere come togliermi dall'albo dei cattivi, io ho sempre pagato, e se è meglio richiedere un nuovo finanziamento sempre per l'obiettivo di cui sopra invece che la cessione quinto sulla pensione, che potrebbe non darmi la cifra che mi serve, dall'Enasarco percepisco 510 euro mensili, e oltretutto ci vogliono ancora 30 giorni per avere una risposta. La liquidità che mi serve per chiudere con Plusvalore e riuscire a pagare le tasse (io devo fare il Modello Unico e lavoro + due pensioni purtroppo non cumulabili contemplano una tassazione di c.ca 2000 euro all'anno), è di almeno 12.000 euro, lei come la vede? Posto che nessuno me la st? concedendo per l'eccessiva esposizione, (l'appartamento è in proprietà e mi aiuto un po anche con la pensione di mia madre che però devo assistere e questo non mi permette di vercare un lavoro extra, insomma sono "incartata", e le mie azioni non risalgono come dovrebbero, ci vorrà ancora molto tempo
Cordiali saluti
Maria Cristina Bolognini