Ciao Marcello,
la tua domanda contiene diverse questioni. Grazie di averla fatta perchè mi da' lo spunto per parlare di alcuni argomenti di grande interesse per tutti gli utenti del forum.
Cercherò di risponderti un punto alla volta:
- hai avuto 17.250€ (circa) e ora, dopo aver pagato 20 rate, ti chiedono 1.500€ in più per estinguerla. Prima una piccola/grande notizia positiva: dal conteggio di estinzione devi detrarre la parte di premio assicurativo "non goduto" che ti verrà rimborsato successivamente (e nel tuo caso si tratterà sicuramente di una cifra abbastanza elevata visto che sei dipendente di una ditta privata). Anche considerando questo vantaggio rimane però il fatto che dopo aver rimborsato 20 rate ti richiedono indietro al stessa cifra che hai avuto all'inizio.
Come ho già avuto modo di spiegare sul sito Gruppomoney.it, su questo forum e sul blog, le diverse società finanziarie operanti nel ramo cessione del quinto si differenziano tantissimo tra di loro riguardo le condizioni praticate nei loro contratti in caso di estinzione anticipata del prestito. Per dirtela in termini più semplici vi sono società finanziarie che in caso di estinzione anticipata (si pensi al rinnovo - frequentissimo!) rimborsano al cliente ogni spesa contenuta nel contratto (con la sola eccezione della spesa di istruttoria) e vi sono società finanziarie che invece rimborsano al cliente una percentuale delle spese al limite della presa in giro.
E' per questo che quando si richiedono i preventivi di cessione del quinto non bisogna MAI limitarsi a chiedere la rata o il tasso di interesse ma bisogna pretendere la funzionario anche una spiegazione dettagliata e precisa delle clausole di estinzione anticipata.
Occorre ricordarsi che le differenze si possono misurare nell'ordine di alcune migliaia di euro!
- se la somma che hai vincolato a garanzia del prestito non è sufficiente a chiudere il debito non devi preoccuparti eccessivamente: la società finanziaria metterà le mani su tutto quello che riesce ad ottenere (il TFR, principalmente) e con questo estinguerà parzialmente il debito. Per la parte rimanente ci si regola in questo modo: un funzionario ti chiamerà e ti chiederà di saldare la differenza. Al tuo inevitabile rifiuto ti chiederà di concordare un piano di rientro con bollettini postali o RID. Ti consiglio di proporre una rata uguale a quella che pagavi sulla busta paga. Ti chiederà anche di avvisarlo non appena trovi una ricollocazione perchè, a questo momento, il contratto di prestito verrà rinotificato al nuovo datore di lavoro a cui verrà chiesto di riprendere il pagamento della rata.
E' importante sapere che una interruzione come questa del piano di ammortamento non viene considerata un insoluto e quindi non viene segnalata nelle banche dati insolvenze (CRIF ecc.)
Trovi maggiori informazioni su questo link del blog:
Cessione del quinto e dimissioni
Insomma Marcello, non sarà necessario scappare.
Ciao, chiedi pure se hai bisogno di altre info.
Marco Benetti