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Dipendente Banca, mia Azienda non firma il Certificato di Stipendio

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Avatar di Marco Benetti
Post: 2
Topic starter
(@zampagna)
New Member
Registrato: 15 anni fa

buonasera,
l'azienda per cui lavoro, che è una banca, è contraria a firmare il 'certificato di stipendio', essenziale per avere un prestito con la cessione del quinto. Può farlo?
Se non ho capito male la cessione del quinto è un diritto del lavoratore.
grazie
Roberta

9 risposte
Avatar di Marco Benetti
Post: 38
Admin
(@sergio)
Eminent Member
Registrato: 5 anni fa

Ciao Roberta,

aspettando altre opinioni ti segnalo questo nostro articolo, che spero ti possa essere utile:

Cessione del Quinto a Bancari

Sergio

Rispondi
Avatar di Marco Benetti
Post: 2
(@roberta)
New Member
Registrato: 15 anni fa

Ciao Sergio,
ti ringrazio per la risposta e per l'articolo.
Il problema è che la mia azienda sostiene di poter decidere se farmi prendere o meno il prestito con la cessione del quinto e ha deciso di no.
A parer mio non ne ha assolutamente il diritto. lo stipendio è mio e loro non rischiano niente.
Non so come comportarmi.
grazie
Roberta

Rispondi
Marco Benetti
Post: 1689
Admin
(@marco-benetti)
Noble Member
Registrato: 5 anni fa

No, Roberta, non ne hanno alcun diritto.

Noi possiamo avviare la pratica anche senza il Certificato di Stipendio (non è affatto un documento necessario). Una volta deliberata l'accettazione dalla società finanziaria, gli notifichiamo il contratto tramite atto giudiziario (come prescrive la legge).

A questo punto la tua Banca dovrà dare una risposta ufficiale e vedrai che non potrà essere che affermativa perchè la legge è molto chiara.

Vai tranquilla, abbiamo già affrontato ostruzionismi di questo tipo e ti posso dire che di solito riusciamo a superarli.

Se mi chiami sul solito Numero Verde 800.19.44.44 (anche cellulari) ti spiego meglio e ti preparo il preventivo.

Ciao,
Marco Benetti

Rispondi
Avatar di Marco Benetti
Post: 23
(@sulliavn)
Eminent Member
Registrato: 15 anni fa

mmmm insomma non è proprio così.
La legge con il testo unico dovrebbe garantire a tutti i dipendenti pubblici / privati la possibilità di fare un prestito rimborsabile con quote dello stipendio, tuttavia vi sono amministrazioni del tutto contrarie questo per diversi motivi
1 il tutto ha un costo
2 si perde del tempo
3 si ha anche paura di vincolarsi con il dipendente in un finanziamento
4 per quanto riguarda le banche poi, molte assicurazioni fra cui net, carige, cf, inter hannover non permettono il finanziamento a dipendenti di banche.
Ovvio il motivo, il trattamento di fine rapporto molto spesso è legato ad un fondo della stessa banca che non può essere vincolato, quando così non fosse, risulta molto difficile pensare che banca intesa, o una qualsiasi banca, accetti di buon grado che un suo dipendente si rivolga ad un altro istituto per ottenere un finanziamento.

Ci sono casi in cui basta il dialogo, tranquillizzare il titolare o l'amministratore delegato che non vi sono vincoli di alcun tipo da parte dell'azienda, che non ne rispondono in nessun caso che la pratica diventa fattibile dopo aver ricevuto un categorico no. Altri casi invece dove l'azienda si impunta a tal punto che avviare procedimenti legali, che intima l'atc a rilasciare il benestare diventano così lunghi (per non parlare della difficoltà del dipendente in azienda che si sente accerchiato) che spesso si lascia perdere.
Difficile che un dipendente alla fine si metta contro la sua azienda, perchè quando si avviano procedimenti legali, insomma il clima non è dei migliori.
Certo se poi si volesse a spada tratta ottenere il consenso, penso non ci sia molto da fare per l'azienda, salvo poi sopravvivere 8 ore sul posto di lavoro.
Aggiungo anche che vi sono aziende che nel contratto fanno firmare delle clausole che impediscono al cliente di fare domanda per ottenere una cessione del quinto, postille, queste che non hanno alcun valore giuridico, ma che rallentano considerevolmente ogni cosa.
Spero di essere stato chiaro ed esaustivo.

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