Per una volta non sono d'accordo con Sulliavn (a cui peraltro riconosco di essere onesto, trasparente e preparato).
Se il preventivo era di 150€ x 84 mesi allora il montante risulta di 12.600€ . Con un netto erogato di 8.300€ vuol dire che il costo in 7 anni (84 rate appunto) sarebbe stato di 4.300€ . Taeg 13,557%. Magari non è usura ma non si può certo dire che si tratta di un prestito regalato.
Comprendo anche le sue motivazioni riguardo le spese da sostenere da parte del mediatore (carburante, tempo, pubblicità ecc.) però rimango dell'idea che 1.100€ di commissione su 8.300€ di erogato siano eccessive.
La realtà è che la gran parte dei mediatori vende 3 o 4 pratiche al mese (quando va bene) e con quelle deve campare. Li capisco, però questo significa che la rete di vendita è inefficiente e non trovo giusto che il relativo costo debba ricadere sui clienti.
I recenti interventi di Banca d'Italia sono stati mossi dalla constatazione che in Italia opera un numero di mediatori creditizi e di agenti assolutamente sproporzionato rispetto alle dimensioni del mercato delle cessioni del quinto.
In questo settore, attirate dalla provvigioni elevatissime, si sono buttate tantissime persone senza arte nè parte e prive dei requisiti minimi di correttezza e professionalità. Ne è venuta fuori una rete di vendita elefantiaca, inefficiente, opaca, con filiere a volte assurdamente lunghe (la stessa pratica passa di mano in mano e a ogni passaggio viene caricata una provvigione aggiuntiva).
Gli interventi di Banca d'Italia saranno pesantissimi (parlerà quanto prima di ciò, non appena la situazione sarà più chiara), basti pensare che nella migliore delle ipotesi si prevede un dimezzamento del numero di operatori del settore.
La mia opinione è che a soffrire di più saranno quelli abituati a chiedere provvigioni elevate ai clienti perchè la loro struttura di costi gli impone questo. Ma per chi ha trovato la strada per lavorare con costi leggeri (e io ritengo di essere tra questi) si apriranno opportunità straordinarie di crescita e non solo perchè la concorrenza sarà ridotta ma soprattutto perchè finalmente la cessione del quinto non sarà più percepita come un prodotto "da ultima spiaggia" ma per quello che è realmente cioè un prodotto finanziario con caratteristiche sue peculiari che lo rendono estremamente interessante (si pensi alla dilazione massima, alla firma singola, alla possibilità di essere erogata anche a protestati o cattivi pagatori ecc.)