Ciao Maggie66, non è facile risponderti.
Credo che il concetto fondamentale che occorre conoscere è che la rata viene pagata dal datore di lavoro ma il debitore principale rimane chi ha avuto il prestito (il tuo amico). Questa persona è tenuta a pagare regolarmente la rata, qualunque cosa succeda al suo rapporto di lavoro.

La Banca attualmente si trova nella situazione di dover attendere la chiusura del fallimento, che è sempre una procedura lunga e dagli esiti incerti, prima di poter - forse - escutere il TFR. E' quindi normale che nell'attesa (e nell'incertezza) avvii la procedura per trasferire le rate sulla nuova busta paga. Insomma non è la Banca che si deve sobbarcare il rischio e i ritardi di una procedura fallimentare ma è il tuo amico che, ripeto, è il debitore principale.

Quando finalmente saranno disponibili i soldi del TFR allora si faranno i conti per vedere quanto è stato pagato e quanto è ancora dovuto. Direi quindi che la Banca si sta comportando correttamente.

Per ultima la risposta sulla assicurazione: questa interviene solo in caso di sinistro ossia quando non c'è più una busta paga e quando non c'è un TFR da escutere. Per fortuna non è questo il caso del tuo amico.

Ciao, Marco

Chiedo scusa... volevo fare una domanda al dott. Benetti.
Mia mamma aveva una cessione del quinto in corso con Dynamica.
Il mese scorso è stata licenziata e il TFR posto a garanzia della cessione non era sufficiente a compensare l'importo indicato dal conteggio estintivo.
La Ditta ha ben pensato di versare alla Finanziaria anche l'ultima busta paga che spettava a mia mamma.
Poteva fare una cosa del genere?
Da profano credo che, l importo rimanente, spettante a Dynamica, successiva al versamento del TFR, sarebbe dovuto essere compensato dal contraente (mia mamma) secondo modalità stabilite dallo stesso e la società finanziaria, e che la Ditta non avrebbe dovuto assumere indebitamente il diritto di effettuare il pagamento della somma rimanente utilizzando l'ultima busta paga di mia mamma.
è giusto? Grazie

Ciao Eccomi, è una vecchia storia la tua.

In un contratto di cessione del quinto il contraente firma un vincolo non solo sul TFR ma "su ogni somma dovuta e accantonata dal datore di lavoro al momento del licenziamento". La forma è quindi ampia e quindi dal punto di vista legale ha ben fatto l'azienda a versare anche l'ultima busta paga.

Nella realtà però solitamente le aziende versano il solo TFR e le società finanziarie non hanno nulla da eccepire. E' quindi una scelta dell'azienda se versare anche l'ultimo stipendio (decisione formalmente più corretta) o solo il TFR (decisione "umanamente" più corretta).

Marco

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