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banche dati

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Avatar di Marco Benetti
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(@ciak97)
New Member
Registrato: 10 anni fa

Tralascio il motivo per cui sono qui, sto chiedendo alle tre banche dati maggiori la mia posizione per capire come mai sono passato dalla categoria onorevole, a quella di farabutto delinquente, assassino e socialmente pericoloso. A parte il fatto di essere interista da sempre ho anche sempre onorato i miei debiti, vero è che uso spesso il fido bancario senza mai eccedere i 3000 euro, ma mi sono visto rifiutare l'imponente cifra di 13 mila euro... ora vado a verificare ma il mio sfogo vuole arrivare a chiedere..ma questi istituti..perchè si moltiplicano? Hanno dei costi immagino e chi li paga? Alla fine noi utenti, visto che esiste anche la centrale rischi in banca d'italia, non si potrebbe snellire e avere un solo ente che fornisca questi dati; tanto non è che i canali di informazione siano differenti da un istituto all'altro.

E ancora, ho letto molti post sul vostro forum, e vede che lei non è d'accordo sul fatto che le banche dati facciano errori, eppure ogni tanto qualcuno sbaglia qualcosa, non posso farle nomi ma tenpo fa una mia cugina si era vista rifiutare un prestito, e poi un mutuo, poi un amico le confido che pareva che una banca le avesse rifiutato già un mutuo.
Allora scrivi a crif e company, aspetta la risposta, riscrivi alla crif per contestare i fatti e chiedere la correzione, risposta : si faccia correggere dalla banca i dati, ovvero...contatta la banca, non presente in provincia, spiega che risulta una domanda di mutuo rifiutata ma che la stessa non è mai stata presentata, aspetta che con i loro comodi, poi con calma, e con un avvocato finalmente si arriva alla definizione...

Ma il nostro tempo, e i nostri costi, chi li paga?

Potrei citare anche l'uso distorto di tali dati da parte una banca primaria in Italia, circa 25 anni fa un mio amico ha la casa appena presa con mutuo, gravemente danneggiata da una alluvione, allora fa ricorso alla legge la quale rimborsa la banca e libera il mio cliente per consentirgli di fare ulteriore richiesta di mutuo. Così fa, nel frattempo in questi 25 anni apre e chiude e prestiti, ha carte di credito e quant'altro.
Poi per caso si scopre che il vecchio mutuo risulta segnalato come scoperto. La banca non ha mai chiuso la posizione e lui risulta quindi scoperto per circa 240 milioni di lire circa 120 mila euro.

La banca, visto che lui voleva cambiare istituto, lo ha di fatto bloccato dicendogli che con loro non avrebbe mai avuto problemi di sorta.
E questo è un comportamento onorevole? Non so cosa abbia deciso di fare ma ho dati e riferimenti precisi..

Non voglio entrare nel merito di Carige, Mps, e di tutti gli istituti che hanno usato il denaro come meglio credevano. E nemmeno dei milioni di euro che le banche avrebbero dovuto usare per aiutare le aziende ( e d i privati) a causa di una crisi non certo cercata dai piccoli risparmiatori.
Si dovrebbe creare una sorta di elenco degli istituti ma si sà....chi va a rubare in casa dei ladri?

2 risposte
Avatar di Marco Benetti
Post: 51
(@ferdy74)
Trusted Member
Registrato: 10 anni fa

Buongiorno
Anche se il Suo interlocutore naturale è Marco Bennetti mi consenta alcune considerazioni in ordine sparso in merito al Suo intervento:
- Nessuna legge, regolamento, circolare, istruzione consentirà all'uomo (impiegato/funzionario di banca) di sbagliare. Il problema è creare gli anticorpi affinchè l'errore venga rimosso prima possibile e con il minor danno possibile al cliente.
- Centrale Rischi e Crif (centraili private in genere) obbediscono a logiche diverse e per perseguire finalità diverse sono state create.
- Spesso per economicità dei processi le banche si servono del "lavoro" svolto da altre banche (tra le quali le banche dati...); è chiaro che se questo la lavoro è stato svolto male da una ci sarà una ricaduta reputazionale su tutto il processo.
- Nel campo dei finanziamenti per anni si è cercato di far coesistere il prodotto artigianale (che dovrebbe essere tagliato su misura...) con quello industriale. Ha prevalso la logica industriale e oramai c'è poco da fare...

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Marco Benetti
Post: 1692
Admin
(@marco-benetti)
Noble Member
Registrato: 5 anni fa

Buongiorno a tutti,
comprendo e condivido in pieno la frustrazione di Ciak che si trova a combattere contro un sistema imperfetto che sembra macinare la vita della gente a seguito di errori stupidi da parte di burocrati inefficienti e sciatti. Sono assolutamente d'accordo sul fatto che il cittadino si trova di fatto inerme di fronte a questi soprusi e sono assolutamente d'accordo anche sul fatto che dovrebbero esistere dei meccanismi di garanzia e di controllo ben più efficienti di quelli attuali (ammettendo che ne esistano di questi meccanismi, oggi).

Una semplice segnalazione in Crif (di cui è irrilevante il motivo e la gravità del fatto che l'ha originata) ha conseguenze spesso gravissime per chi la subisce. Si pensi a un imprenditore che si trova nell'impossibilità di finanziare la propria attività perchè, magari, si è dimenticato per due mesi di pagare la rata da 50€ del cellulare!

E' grottesco che chi ha dimenticato di pagare pochi euro si trovi a subire le stesse conseguenze di chi ha frodato una società finanziaria per centinaia di migliaia di euro. Come dice Ferdy credo che questo sia figlio della logica industriale che ormai governa il mondo del credito. Una volta la pratica di finanziamento dell'imprenditore dell'esempio precedente sarebbe stata valutata da un direttore di banca che avrebbe notato l'irrilevanza dell'insoluto e avrebbe concesso il credito necessario a proseguire nell'attività lavorativa. Ora la pratica viene valutata da un software che se rileva la presenza di un visto nella casella "segnalazioni in crif" boccia automaticamente la richiesta. E pazienza se così si getta nella disperazione una famiglia!

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