Il Mutuo Consolidamento Debiti
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Introduzione al mutuo consolidamento
Il Mutuo di Consolidamento Debiti come garanzia per cifre elevate
In una procedura di ristrutturazione dei Debiti quando le garanzie sono insufficienti per ottenere un prestito personale oppure la cifra necessaria supera i 30/40.000 Euro allora può diventare necessario il Mutuo Consolidamento.
Si tratta di un finanziamento a medio o lungo termine che prevede l’accensione di una ipoteca su un immobile di proprietà del richiedente.
Conviene consolidare col mutuo?
Trattandosi di un mutuo il tasso è abbastanza conveniente ed essendo di durata lunga (fino a 20/25 anni) la rata risultante è molto ridotta. Si tratta certamente della soluzione ideale ad un problema di sovraindebitamento ma ottenerlo non è sempre facile.
Occorre considerare innanzitutto che si tratta di una operazione con un livello di rischiosità abbastanza elevato per la Banca erogante perché si tratta di finanziare una famiglia o un singolo la cui affidabilità creditizia può aver avuto qualche tentennamento.
Requisiti per ottenere il mutuo
Bisogna disporre, come già si è detto, di un immobile da mettere a garanzia e questo deve essere facilmente “commerciabile” (quindi no a case vacanza, capannoni, terreni ecc) e libero da ipoteche poiché difficilmente la banca accetterà di erogare un mutuo per consolidamento con un’iscrizione di ipoteca di 2° grado.
In alternativa (se l’immobile è già gravato da un precedente mutuo) si dovrà includere l’ammontare residuo dello stesso nell’elenco dei debiti da estinguere ma questo farà probabilmente lievitare di parecchio la cifra da richiedere.
L’esperienza però insegna che il motivo principale per cui il mutuo consolidamento è difficile da ottenere è che si pensa a questa soluzione quando è ormai troppo tardi e la situazione finanziaria ha già registrato uno o più insoluti.
Nella situazione attuale di limitata liquidità le banche privilegiano gli impieghi più sicuri per cui declinano molto spesso le richieste da parte di soggetti che presentano delle segnalazioni quali “cattivi pagatori”.
Cosa fare? Il nostro consiglio è di agire tempestivamente non appena ci si rende conto che la situazione rischia di sfuggire di mano anche perché l’iter della pratica è sempre piuttosto lungo e può durare anche 2 o 3 mesi. Non aspettate di registrare i primi insoluti per presentare la richiesta alla vostra Banca perché potrebbe essere troppo tardi.