La Cessione del Quinto in Caso di Pignoramento
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Il pignoramento dello stipendio (o della pensione)
SCOPRI COME LA CESSIONE DEL QUINTO TI PUÒ VENIRE IN AIUTO SE HAI UN PIGNORAMENTO IN CORSO
Il Pignoramento tecnicamente si chiama Pignoramento presso Terzi perché viene esercitato su un credito vantato dal debitore verso un terzo soggetto. Solitamente si tratta dello stipendio (il terzo soggetto è il Datore di Lavoro) ma possono essere anche una somma disponibile su un conto corrente o titoli depositati in banca.
Nel caso di pignoramento sullo stipendio si tratta di una trattenuta obbligatoria imposta da un Tribunale a seguito di un’azione legale intentata da un creditore. Il Tribunale, trascorsi almeno 10 giorni dall’Atto di Precetto senza che il debito venga saldato, notifica l’atto pignoratizio al Datore di Lavoro o all’Ente Pensionistico disponendo l’addebito obbligatorio di una rata per un numero determinato di mesi fino alla completa estinzione del debito. La somma finale versata sarà gravata dagli interessi e dalle spese legali per cui risulterà spesso molto superiore alla cifra iniziale da cui si è originato il pignoramento.
Sullo stipendio possono coesistere anche altre rate di tipo volontario: è il caso delle rate di Cessione del Quinto, di Delegazione, di Prestiti Personali (come il Piccolo Prestito dei Dipendenti Pubblici e Statali) e anche delle rate di Assicurazione. È da notare che che il pignoramento a differenza della Cessione viene addebitato anche sulle mensilità aggiuntive (tredicesima e quattordicesima).
Quanto si può pignorare?
La normativa italiana pone fortunatamente dei limiti massimi ai pignoramenti e alle rate, anche volontarie, addebitabili sulla una busta paga:
- La rata massima del pignoramento non può eccedere il 20% dello stipendio o della pensione netta (€200 ogni €1.000 di stipendio)
- Per gli alimenti è prevista una rata massima più elevata, fino al 30% dello stipendio netto (€300 ogni €1.000)
- Il totale delle rate addebitabili, volontarie od obbligatorie, non può eccedere il 50% dello stipendio netto.
Il finanziamento in presenza di un pignoramento
È risaputo che la presenza di un Pignoramento ti preclude la possibilità di ottenere un Prestito Personale di tipo Fiduciario.
Il Pignoramento, infatti, oltre a essere visibile dai tuoi documenti di reddito, viene anche registrato nel Sistemi di Informazioni Creditizie SIC (più comunemente conosciute come CRIF, ne parliamo diffusamente qui) che vengono sempre consultati dagli Istituti Bancari in fase di valutazione della richiesta.
Se hai un pignoramento è quindi del tutto inutile provare a richiedere un prestito personale in Banca.
Con la cessione hai la soluzione
Per ottenere il prestito sono necessarie forti garanzie aggiuntive e la Cessione del Quinto può essere la soluzione: la rata viene versata direttamente dal Datore di Lavoro o dall’Ente Pensionistico e questo permette quindi di evitare il controllo del Merito Creditizio ossia la valutazione del grado di affidabilità finanziaria che per un pignorato è ovviamente compromessa.
Vediamo ora, caso per caso, le diverse possibilità di finanziamento che ti possiamo offrire in presenza di un pignoramento in corso sul tuo stipendio o sulla tua pensione:
- Sulla busta paga ti viene addebitata una sola rata di pignoramento pari al 20% dello stipendio netto. In questo caso ti è possibile richiedere l’addebito di una rata di Cessione del Quinto pari ad un altro 20%. Il totale delle rate addebitate risulterà del 40%
- Sulla busta paga ti viene addebitata una rata di alimenti pari al 30%. È ancora possibile l’addebito di una rata massima pari al 20% per un totale, quindi, del 50%
- %Le rate addebitate sono due: oltre al pignoramento sulla busta paga è presente anche una rata di cessione del quinto. In questo caso potrai valutare due possibilità: il rinnovo della cessione (se il piano di ammortamento lo permette) oppure l’addebito di una terza rata di Delega che però non potrà eccedere il 10% dello stipendio (con una rata superiore sforeresti il limite del 50%)
- Se, infine, sullo stipendio sono già addebitate rate per un ammontare del 50% allora l’unica strada percorribile è la contestuale estinzione di una o più di queste .
Il saldo e stralcio: un’ottima soluzione per risparmiare
In sede di valutazione del preventivo potrà essere valutata la possibilità anche dell’estinzione, a Saldo e Stralcio, del debito residuo (e qui calcoliamo gratuitamente il tuo debito residuo). L’operazione consiste nell’utilizzo di una parte della Cessione del Quinto o della Delega per estinguere contestualmente il pignoramento ancora dovuto.
I vantaggi sono diversi
- L’estinzione anticipata a saldo e stralcio permette di ridurre sensibilmente la somma dovuta perché così facendo si offre al creditore la possibilità di incassare il suo credito senza dover attendere i tempi dell’ammortamento e questo può essere sfruttato per ottenere uno “sconto”
- Sarà Gruppomoney ad occuparsi di contattare la parte creditrice (l’Istituto Finanziario o l’Avvocato della controparte) per concordare la cifra dovuta
- L’estinzione del pignoramento permette di eliminare una rata che spesso viene vissuta come una vergogna verso i propri conoscenti e verso i colleghi di lavoro
- La cancellazione del pignoramento permette di avviare la decorrenza del termine di 24 mesi necessari per la cancellazione dell’insoluto dalla CRIF e quindi dalle liste dei Cattivi Pagatori
Consolidare conviene
Con l’aiuto dei Consulenti di Gruppomoney puoi anche sfruttare la possibilità di realizzare un Consolidamento Debiti estinguendo una o più rate in corso e realizzando, con un Saldo e Stralcio, anche un consistente risparmio sulle somme ancora dovute.
Conclusioni
Contrariamente a quando si pensa comunemente un pignoramento sullo stipendio o sulla pensione non ti preclude affatto la possibilità di ottenere un prestito. Gruppomoney ti offre diverse possibilità: potrai richiedere un Saldo e Stralcio, consolidare i tuoi debiti o ottenere semplicemente nuova liquidità. Chiama il nostro numero 02.55.700.146 e richiedici un preventivo senza impegno.