La Cessione del Quinto in caso di Cambio Lavoro o Dimissioni
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Cessione del Quinto e Dimissioni
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Se si ha in corso un prestito con cessione del quinto, le dimissioni comportano inevitabilmente alcune conseguenze di cui è bene essere informati prima di prender la decisione finale.
Innanzitutto occorre sapere che per i dipendenti privati e parapubblici, il TFR accantonato è sempre vincolato a garanzia del prestito.
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In caso di dimissioni, quindi, l’Istituto erogante avrà il diritto di incassare la liquidazione accantonata dal dipendente.
Solo se questa non sarà sufficiente a estinguere il debito, il contratto, diminuito della cifra già ricevuta, sarà rinotificato al nuovo datore di lavoro e la rata di prestito verrà trasferita sulla nuova busta paga.
Esempio
- Se hai in corso una cessione del quinto
- con un debito residuo di 10.000 €
- e hai un TFR accantonato di 6.000 €
- Il TFR verrà incassato dall’Istituto finanziario e la rata di prestito verrà trasferita alla nuova ditta solo per la parte rimanente, ossia per 4.000 €
Per i dipendenti statali e pubblici il meccanismo è lo stesso ma non esistendo il vincolo sulla buonuscita (TFS), il debito verrà trasferito interamente sulla nuova busta paga.
Il ruolo dell’Assicurazione
Il prestito con Cessione del Quinto è assistito, per legge, da un contratto assicurativo che copre il rischio impiego.
È importante sapere che per i dipendenti privati la garanzia copre solo il debito al netto del TFR accantonato: se decidi di lasciare il lavoro, la finanziaria chiederà alla tua azienda di versargli la liquidazione maturata e tu rimarrai debitore della parte del prestito rimanente.
Inoltre, come abbiamo visto prima, l’Istituto finanziario addebiterà la rata sulla nuova busta paga e solo in caso di impossibilità di addebitare la rata (ad esempio per disoccupazione) chiederà il rimborso all’assicurazione.
In questo caso, ossia un periodo di disoccupazione prolungato, l’assicurazione salderà il debito residuo all’Istituto finanziario ma manterrà il diritto di rivalsa sul debitore.
La Banca quindi chiederà il rimborso solo se si troverà nell’impossibilità di addebitare la rata su una nuova busta paga ma questo non estinguerà il debito che verrà trasferito all’Assicurazione.
Questa salderà completamente il debito residuo alla Banca ma manterrà il diritto di rivalsa verso il dipendente.
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Cambiare impiego va considerato un diritto del lavoratore dipendente e la Cessione del Quinto non deve essere un ostacolo alla prospettiva di realizzare le proprie aspirazioni lavorative.
Spostare la rata da una busta paga a un’altra è però un’operazione piuttosto complessa e comporta il rischio di ostacolare o interrompere il regolare pagamento del piano di ammortamento del prestito.
Al fine di ridurre questo inconveniente è consigliabile avvisarci per tempo della vostra intenzione di cambiare lavoro e di fornirci i recapiti della nuova ditta.
Questo ci consentirà di:
- Comunicare tempestivamente le informazioni all’Istituto erogante evitando così malintesi e interruzioni nel pagamento delle rate con possibili conseguenze in CRIF
- Informare il nuovo datore di lavoro dell’eventualità che gli venga notificato un contratto di prestito con cessione del quinto
- Contattare la la vecchia ditta per fornirgli i recapiti dell’Istituto erogante. Questo al fine di fargli pervenire il Conteggio di Estinzione e per concordare le modalità per l’escussione del TFR
Le Domande Frequenti sul cambio lavoro e la CQS
Posso chiedere alla finanziaria di non incassare il mio TFR e di trasferirlo alla nuova ditta?
No, ci spiace. Il TFR rappresenta una garanzia importante del prestito e gli Istituti finanziari non fanno eccezioni su questo argomento.
Il TFR verrà versato all’Istituto almeno fino alla concorrenza del debito residuo.
IL TFR estinguerà almeno parzialmente il debito. Mi verranno scalati gli interessi?
Certamente, la finanziaria calcolerà il Conteggio di Estinzione che prevede sempre lo sconto degli interessi sulle rate non ancora pagate e il rimborso degli eventuali oneri accessori.
Nel cambio di busta paga posso richiedere una modifica della rata?
Solitamente no, la rata viene trasferita uguale sulle nuova busta paga.
Può essere chiesta una riduzione solo se la nuova busta paga è inferiore alla precedente di almeno il 30%.
Il nuovo Datore di Lavoro può rifiutare il contratto di cessione del quinto?
No, il prestito con cessione del quinto è un diritto del lavoratore dipendente. Inoltre non comporta all’azienda particolari oneri o responsabilità per cui viene solitamente
accettata senza problemi.
Se nel passaggio di busta paga viene saltata qualche rata che cosa succede?
Nulla di grave: l’insoluto non verrà segnalato in CRIF e le rate impagate verranno recuperate al termine del nuovo piano di ammortamento.