La solita “banda bassotti” bis
quello che ho descritto nel post precedente purtroppo sembra accada anche per altre tipologie di lavoratori. Alcuni clienti ci riferiscono infatti questi eventi. La categoria di lavoratore è quella statale e nella fattispecie guardia di finanza. Bisogna intanto premettere che i dipendenti statali possono avere sul loro stipendio una cessione del quinto e una delega del quinto. Mentre la cessione del quinto può essere fatta con qualsiasi banca/finanziaria (autorizzata chiaramente a questa tipologia di prestito) per fare la delega a un finanzierie, ad esempio, la banca/finanziaria deve avere una specifica convenzione con l’ente amministrativo.
Ecco allora quello che accade:
il cliente si rivolge ad una finanziaria/mediatore creditizio (spesso in questi casi in loco) e gli viene assicurato che può ottenere sia cessione che delega ma che prima deve avviare la cessione e non appena erogata la cessione, dopo un paio di giorni, potrà avere l’erogazione della delega anche se il contratto ancora non è stato firmato e soprattutto notificato all’ente amministrativo (il che naturalmente è impossibile). Il cliente, spesso convinto dalla bontà di un’agenzia in loco che vanta il poter fare tutto personalmente consegnando i contratti all’ente amministrativo, firma quindi il solo contratto di cessione ma quando arriva l’erogazione della cessione gli viene riferito che la delega non può essere fatta, adducendo colpe dell’ente amministrativo, o potrà essere erogata dopo mesi e mesi (il tempo necessario affinchè la banca/finanziaria si convenzioni con l’ente specifico)
Insomma anche in questo caso, pur sapendo dall’inizio la non possibilità di erogare un secondo prestito, si “afferra” il cliente in maniera diciamo “truffaldina”
Il consiglio in questo caso è verificare appunto che la banca erogante (non il mediatore ma la banca erogante come specificato sui contratti) sia convenzionata con il proprio ente amministrativo per la delega
Eliana Matania
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